Una parete dipinta di verde

Settimana scorsa ho avuto l’ idea di dipingere di verde una parete del salotto sulla quale è appeso il televisore.   Adesso riesco a distinguere delle scritte che prima non riuscivo a lèggere!   Mi è venuta in mente la relazione fra le due cose:   cambio il colore della parete e ho un miglioramento nella lettura delle scritte piccole sullo schermo!   Ora il mio pensiero è questo:   il colore (il verde RAL6017 o giú di li…) riesce ad apportare un notevole rilassamento al nervo ottico (o alle strutture fisiche che stanno fra l’ oggetto stesso e l’area del cervello che riesce ad interpretare l’ immagini), ovvero – questa è la mia domanda – la frequenza dell’ onda di luce che viene restituita da quel colore, può avere questa capacità?

[un socio AVP®]


NOTA:   È un argomento che gli “scienziati” hanno affrontato rilevando che i bambini che passano alcune ore all’ aperto circondati dal verde dei prati, degli alberi e delle montagne non sviluppano la miopía che invece affligge chi non può fare ciò.   L’ esperimento del socio AVP® che ce ne parla in queste righe è interessante e ci auguriamo che ci siano altri socii AVP® che vorranno tentare di replicarlo e sostenere cosí la propria stessa cura imparando a memorizzare la frequenza del verde mentre uno guarda alla tabella di controllo di Snellen o alla stampa fine o microscopica per aumentare l’ efficacia del proprio auto-trattamento.

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