“Finalmente non sono piú solo!”

La rivoluzione della Associazione Vista Perfetta va avanti grazie ai formidabili Gruppi di Studio che si stanno svolgendo regolarmente in varie città d’Italia.

Al Gruppo di P. la figlia dodicenne di una nostra socia ha saputo migliorare la sua visione da 20/50 a 20/15 (tabelle parzialmente soleggiate) in circa un paio d’ore, durante le quali abbiamo tutti praticato i soliti vari metodi per migliorare l’uso della memoria e dell’immaginazione. La ragazza è stata fortunata perché non ha mai messo gli occhiali da vista, che non gli sono stati ancora prescritti in quanto si tratta di una miopia “acuta” di recente comparsa, e quindi ha potuto súbito ottenere una guarigione temporanea in condizioni favorevoli semplicemente seguendo noi altri che ci esercitavamo con la tabella. Ora starà ai genitori supervisionare il suo auto-trattamento, dopo aver acquisito le informazioni contenute nei due libri essenziali “Vista Perfetta Senza Occhiali” e “Metodi di Trattamento nelle Storie dalla Clinica”.

Un altro nuovo socio sessantenne, che aveva letto altri libri non originali su Bates ed era stato invitato a partecipare per poi acquisire i libri giusti, ha potuto migliorare nel giro di un’ora circa la sua visione difettosa da vicino esercitandosi con il “carattere diamante” della tabella dei Fondamentali, facendo dondolare lo sguardo negli spazi bianchi tra le righe, poi tra le parole e poi tra le singole lettere. Il caso è interessante da seguire perché è stata diagnosticata una “cataratta incipiente” che senza alcun dubbio vedremo debellata, se il Dott. Bates ha ragione e il nostro amico continuerà il trattamento.

Il Gruppo di M. è stato altresí molto istruttivo. Nella cornice molto particolare del terrazzo della socia E., il socio M. ci ha fatto notare una frase del libro del Dott. Bates sul “Dondolío Universale” che è stata molto d’aiuto nel tentare di praticarlo. Non disveliamo il segreto da lui sottolineato perché questi sono aspetti del Sistema Bates™ che vanno considerati esoterici e per pochi eletti.

Molto intenso è stato il dibattito scatenato dal socio P., di professione medico dentista, che nel suo vivace modo di esprimersi e per le cose che diceva ricordava quel medico citato dal Dott. Bates, quello che vedeva dei diavoletti camminare sui tetti delle case. Abbiamo sviscerato tutti insieme il suo problema che poi è risultato essere molto semplice: sforzo mentale dovuto al tentativo continuato e forzoso di vedere ugualmente bene piú di una lettera alla volta della tabella, o molte parole tutte uguali contemporaneamente durante la lettura di un libro.

Non possiamo dilungarci nell’esporre esattamente come siamo poi riusciti a risolvere questo ostacolo, ma la speranza è che evitare questo sforzo assurdo di vedere piú cose insieme possa diventare Mentre scriviamo queste righe ci arriva un simpatico messaggio dal Dott. P., che riportiamo fedelmente:

«Finalmente riesco a collegarmi! Devo dire che il gruppo del 23 giugno è stato una autentica sorpresa, non pensavo… Bello. Veramente. Gente seria. Finalmente ho incontrato altri pazzi che pensano con la loro testa che come me hanno abbandonato gli occhiali, e per me è stato quasi come un essere a casa, potevo parlare liberamente della vista senza alcun timore. È la prima volta che incontro altre persone di questo genere, finalmente non sono piú solo! Un Grazie al Gruppo e un Grazie al presidente dell’Associazione che ha permesso che ciò accadesse e alla sua impeccabilità nel mantenere incontaminato il pensiero di Bates.

«Adesso quando mi esercito il mio pensiero vola a quel pomeriggio, a quel Gruppo dentro me, perché in ognuno di loro ho rivisto parti di me, la “leggerezza” che avevo perso con gli esercizi, l’entusiasmo che avevo i primi tempi, gli errori che non vedevo e la consapevolezza che continuo a farli, diciamo che ho capíto che ho piú problemi con la mente che con la vista!»

[P. P., medico dentista]

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