Ascoltando la Santa Messa

Ascoltando la Santa Messa, il mio occhio che era cieco adesso lègge.  Il percorso di guarigione del mio occhio affetto da cecità (vent’anni di “maculopatía degenerativa centrale”) continua riservandomi momenti di felicità intensa che non avrei mai pensato di provare in questa vita.  Proprio ieri ho scoperto una cosa interessante che mi conferma la bontà di quello che sto facendo.  Armata del mio messalino, ho assistito alla Santa Messa tenendo una benda sull’occhio destro, quello migliore, ma comunque miopico, e guardando alla stampa della pagina della lettura che un oratore stava facendo dal púlpito.   Per mia somma gioia ho potuto seguire, leggendo perfettamente le parole, tutta l’orazione, tenendo il foglio ancóra piuttosto vicino agli occhi (mezza spanna circa di distanza) ma vedendo i caratteri stampati apparire in simultanea a quelli pronunziati dal lettore!  Mi sembra di capire che l’assenza della preoccupazione con cui di solito ancóra guardo al materiale di lettura sconosciuto possa fare davvero il miracolo di concedermi una migliorata messa a fuoco dell’occhio.  Grazie a questo rilassamento cosí guadagnato mentre ascolto le parole dette a voce, il mio occhio, che fino a pochi mesi fa era cieco, adesso lègge facilmente senza sforzo né fastidio in una luce scarsa come quella dell’interno di una chiesa.

[Letizia]

PS: Misure della distanza di lettura:  stampa normale, ods 15 cm;  stampa piccola:  ods 12 cm;  occhio migliore 12 cm, occhio peggiore 8 cm; stampa diamante:  ods 12 cm, occhio migliore cm 12, occhio peggiore cm 7.

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