Soltanto un mese per vedere lontanissimo in fondo al viale

Ai primi di febbraio del 2016 ho telefonato alla AVP per parlare con il Presidente e chiedergli un consiglio su come muovermi per aiutare me stessa e mia figlia, la quale in particolare avrebbe dovuto fare l’esame della patente di lì a poco e non vedendoci bene era preoccupata, oltre che essere stufa di non vederci bene alla lavagna oramai da un anno.    La ragazza si è sempre rifiutata di mettersi gli occhiali perché io stessa sono contraria anche se nel mio caso la situazione è piú complicata perché li porto da trent’anni per lo stesso problema.    A ogni modo, parlando al telefono, mi è stato detto che se in famiglia i varii componenti portano lenti correttive è molto difficile che si crei l’ ambiente giusto affinché una persona miopica possa curare sé stessa anche se è un caso lieve e iniziale, e quindi che avrei dovuto io in primo luogo rimuovere gli occhiali e darmi da fare in prima persona, anche per dare un buon esempio a chi viene dopo di me.    Fatto sta che dopo una accesa discussione ho accettato di fare una visita come esterna alla riunione della AVP del 7 febbraio a Bassano del Grappa dove avrei potuto conoscere alcuni membri della associazione e fare delle prove.

Ci siamo presentati puntuali nella sede concordata ma non abbiamo trovato nessuno e siamo venuti a sapere che il presidente aveva subíto un incidente con trauma cranico ed era steso a letto a riposare.    Dopo qualche minuto però, raggiunto telefonicamente, si è sentito in dovere di non abbandonarci e raggiunta la sala della riunione, ci ha spiegato i metodi di lavoro della AVP facendo anche delle piccole dimostrazioni pratiche con mia figlia specialmente, che è passata da 18/70 a 18/20 in lampi [sostanzialmente grazie al metodo della immaginazione del nero].

Abbiamo cosí acquistato il “libro base” e le “tabelle di controllo” e ci siamo dati appuntamento al mese successivo per partecipare alla “due giorni” di Treviso da socie iscritte, nel caso avessimo potuto lèggere il testo in tempo.    Cosí è stato e oggi devo dire che a distanza di un mese dal nostro primo appuntamento mia figlia ha una vista quasi normale con punte di visione eccellente come mi ha poco fa telefonato:    si trovava nel centro della nostra città e poteva vedere le luci dei semafori distintamente in fondo al viale come non aveva mai visto prima in vita sua.    Continua a migliorare e da qui a poco siamo sicure che sosterrà con successo la prova della vista per la patente senza restrizioni, perché il cambiamento nella sua capacità di vedere è stato talmente forte ed evidente che non può essere un semplice sogno ma realtà concreta.

[M. M., VI]

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