Respirare e sfarfallare

Negli ultimi tempi non ho potuto partecipare alle riunioni della AVP® causa diversi episodî di influenza, ma non ho cessato di proseguire lo studio del mio stesso caso di miopía, che è in fase di lenta remissione, leggendo la stampa fine di alcuni numeri della rivista “IL FALCO PER L’EDUCAZIONE ALLA VISTA PERFETTA” .   In particolare mi mette di buon umore la rubrica «Filo Diretto: Il Direttore Risponde» in cui il giornalista R. G. G. si diverte a sbertucciare chi pone le domande piú assurde e improbabili su tanti aspetti del sistema batesiano che dimostrano solamente la profonda ignoranza che c’è in giro su questi argomenti (basti fare una ricerca in Rete digitando “Metodo Bates” per capire a che cosa mi riferisca)…   Nel continuare la mia lettura della stampa piccola e microscopica, mi sono imbattuta in un prezioso consiglio dato da Emily, la assistente del Dott. Bates (che poi diventò la sua terza moglie negli ultimi anni della sua vita).   Costei racconta quanto sia importante abbinare la respirazione allo sbattere le pàlpebre, che noi della AVP® a volte chiamiamo brevemente «sfarfallo», e allora io mi sono messa a verificare quello che succedeva su di me e ho visto che è molto facile che io mi incanti e trattenga il respiro senza alcun motivo e fissi poi lo sguardo inutilmente.   Allora ne ho fatto una pratica, quella di esercitare intenzionalmente, con coscienza, il respiro e gli occhi insieme per accorgermi di quello che succede, delle dimenticanze.   Ho visto che quando mi incanto, sulla tabella, o guardando altrove, il respiro si blocca e io fisso lo sguardo e perdo un paio di righe sulla tabella di controllo di Snellen.   Mi impegno a tenere tutto ciò sotto controllo nei prossimi giorni per poterne poi riparlare con gli altri socii AVP® e scambiarci le rispettive esperienze e consigli.

[una socia AVP® di Milano]

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