Il libro giusto (2)

Ho il libro da una settimana circa: la prima volta l’ho letto tutto d’un fiato e poi mi sono presa un paio di giorni per rifletterci sopra, perché in tutta sincerità le nozioni sono tante e tante sconvolgono la mente dalle sue radicate convinzioni. Risultato? Una buona dose di confusione.

Così ho deciso di rileggerlo di nuovo, di nuovo e di nuovo ancora per essere sicura di capirne realmente il significato. […] Mi sembra un bell’ingranaggio quello che avete messo in moto e sarei curiosa di sapere da quanto e perché. Dal canto mio posso dire che già diverse volte avevo accarezzato l’idea di un’alternativa a queste lenti a contatto che ora di sera si riempiono di sabbia come due conchiglie. […]

Certo le letture in questione erano solo narrativa in confronto a Bates, ma hanno avuto comunque il merito di attrarre la mia attenzione e condurmi qui. Per il momento leggo e rileggo il libro cercando di sviscerarne ogni pensiero e per comprendere meglio ciò che leggo provo a seguirne le indicazioni.

Il timore è quello di non farlo correttamente: ad esempio mi ha molto colpito il capitolo sulla memoria e quando ho cercato di osservare un muro bianco senza vedere niente e immaginare un punto nero la nebbia che avvolge i miei occhi da fitta e densa è diventata stratificata; mi “sembrava” di vedere meglio alcuni dettagli della stanza ma quello che mi ha mi lasciato perplessa è che avevo la sensazione di vedere doppio. Ipotesi confermata dopo che ho attaccato alla parete la tabella: immaginando il punto nero le tabelle sono due o più e si spostano con leggiadria sul muro.

Senza contare che quando cerco di spostare lo sguardo sulla C intravedo nella sagoma annebbiata della lettera come una specie di buco o bollo o grosso punto che non capisco da dove sbuca!

Cristina P. (Co)

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