«I danneggiati»

Un curioso fenomeno viene osservato nei confronti di alcuni dei nuovi socii della Associazione Vista Perfetta® che si sono avvicinati al Sistema Bates® Originario™ negli ultimi mesi, ed è quello denominato «i danneggiati», di cui parliamo in questo articolo.

Su questo sito ufficiale https://SistemaBates.it (©®) indichiamo con «i danneggiati» tutti coloro che hanno avuto a che fare con i venditori delle versioni “truffaldine” e manipolate della opera del Dott. Bates, in genere comprese sotto alla terminologia «Metodo Bates», ma non solo.    Il tratto comune che caratterizza «i danneggiati» è la loro ingenuità, imbevuta di una buona fede che risulta, con il senno di poi, assai commovente di fronte a tutti i disguidi che costoro hanno dovuto subire prima di arrivare alla opera originale non contaminata del Sistema Bates® presentata su questo sito ufficiale https://SistemaBates.it (©®).

Chi scrive – qui – si annovera anch’ esso nella folta schiera che costituisce «i danneggiati» essendo stato sviato e colpito piú volte da varii «operatori» sedicenti del «Metodo Bates» commerciale sin dalla fine degli anni Ottanta a Milano e sa benissimo di che cosa sta parlando (memorabile il primo appuntamento di un corso di sei sedute al quale l’ “insegnante Bates” sedicente si presentò con gli occhiali sul naso!!!).    Il danneggiamento è continuato imperterrito, costellato dalle bugíe e dall’ incompetenza di tali loschi figuri, fino alla primavera del 2002, quando poi chi scrive riuscí a procurarsi una copia autentica del capolavoro batesiano «PERFECT SIGHT WITHOUT GLASSES» per poi pubblicarla per la prima volta al mondo in lingua italiana e in edizione integrale nel settembre di quello stesso anno, e iniziare cosí il percorso di ricupero facendo una fatica bestiale per rimediare ai guasti subiti.

«I danneggiati» si riconoscono per aver dato retta al primo pirla che passava per la loro strada e che gli ha suggerito fosse possibile «migliorare» la vista per mezzo di «esercizî» o cose del genere, secondo una interpretazione balorda e non verificata, basata su riduzioni successive della ignorata opera originaria batesiana, prese e ricopiate e rimasticate da altri autori che non hanno mai letto Bates e si sono inventati cose strane che non hanno nulla a che fare con lo spirito della cura originaria da noi riscoperto e praticato oramai da dieci anni nelle riunioni della Associazione Vista Perfetta® e nei resoconti pubblicati su questo sito ufficiale https://SistemaBates.it (©®).

Il problema – pur troppo – è che «i danneggiati» si ritrovano incisa nel cervello l’ impronta negativa della loro brutta esperienza con il «Metodo Bates» commerciale e ora devono lottare contro il dramma aggiuntivo di doversi togliere dalla testa tutto quanto malauguratamente appreso, se vogliono ottenere una tabula rasa interiore su cui finalmente posare i concetti e le pratiche corrette in ordine a ottenere una cura che abbia «valore materiale» e che non sia una miserabile fregatura come quella già subíta ignaramente nel passato per mezzo di libri fasullisedicenti «scuole» e professionisti o educatori visivi delle piú varie risme e denominazioni di dubbia affidabilità.

Il danno è effettivamente grave:   l’ impronta mentale, l’ emozione negativa della delusione, è rimasta attaccata all’ anima come un inganno che è impossibile da rimediare e che è talmente forte e potente da condizionare, per anni e anni, il proprio modo di pensare su che cosa sia la cura della vista con metodi naturali, su che cosa sia il riposo mentale, lo sforzo per vedere, eccetera eccetera.    È come se uno si rendesse improvvisamente conto di aver creduto in una favola che invece non era mai stata vera e, quando se ne accorge, ci rimane talmente male da rischiare una vera e propria malattia psicofisica, ovvero, la condanna alla vista imperfetta per tutta la vita.    È come quando uno fa di tutto per acchiappare il treno all’ ultimo secondo, riesce a saltarci sopra e poi si accorge che va nella direzione opposta a quella immaginata; deve scendere e tornare indietro, e magari questo gli costa la rovina di tutto il viaggio, uno spreco di tempo inaccettabile!    «Tutta sta fatica, e devo ricominciare da capo?».    Ora, sbagliare un treno è cosa da nulla, ma sbagliare una carriera, fallire un matrimonio, uscire da un grande amore che si rivela una mera suggestione senza vita, cose cosí, incidono nella psiche e lasciano – nelle persone sensibili e vulnerabili, come sono tutti coloro che soffrono la vista imperfetta e portano occhiali – un lago nero di cupa disperazione interiore che deve essere guarito, prima che si possano fare progressi davvero degni di questo nome secondo la cura originaria efficace che non ha nulla a che fare con quanto sperimentato prima.

«I danneggiati» che si accostano alla AVP® e al Sistema Bates® devono accettare la loro miserabile situazione a viso aperto.    Devono riconoscere di essere stati ingannatifuorviatitruffati, a volte senza malafede (ma quasi sempre con…), da gente senza scrupoli che tenta di rendere piú commerciabile una cura che invece deve essere presa sul serio affinché funzioni, rispettando in particolare il primo principio batesiano che recita «Occhiali scartati permanentemente», senza eccezioni.    Chiunque pensi di poter guarire continuando a usare gli occhiali è in errore.    Prima o poi, le lenti correttive devono essere abbandonate, se non si vogliono soffrire ricadute sempre piú difficili da ricuperare.    La lente correttiva conferma la abitudine allo sforzo mentale, all’ idea erronea che «per vedere meglio» si debbano fare dei tentativi «per vedere meglio», che lo sforzo mentale e oculare siano parte integrante della cura stessa e uno ci possa convivere sine qua non, in attesa di un miracolo che non arriverà mai.    Sono tante le idee maligne che uno che va da un sedicente «educatore visivo» apprende, oltre a questa già citata, e non abbiamo spazio per elencarle qui, ma vi è un particolare punto di vista che deve essere evidenziato e compreso affinché si possa rimediare ai danni subiti:   quando uno va da qualche terapeuta chiunque esso sia, dovrebbe stare bene attento a non delegare a lui o lei la propria guarigione.    Qui c’è corresponsabilità tra «professionista» e «cliente».    Il cliente sbaglia nel pensare che chiunque uno visiti sia in grado di risolverci il problema, in special modo se tale problema è un fatto spirituale e di indipendenza mentale personale, come lo è la cura originale della vista imperfetta basata sul riposo mentale e il risveglio spirituale scoperta dal Dott. Bates e ri-scoperta da noi della AVP® quasi cento anni dopo e in via esclusiva e inimitabile.    Il professionista sbaglia due volte quando cerca di procacciarsi e conservare un cliente al quale «insegnare» come «migliorare la vista» (la parola «guarigione» è bandita per non avere problemi con le autorità sanitarie che affermano che è impossibile «curare» o «guarire» la vista difettosa se non con occhiali correttivi) senza avvisare che tutto è inutile se il cliente non si mette in gioco, non toglie gli occhiali e non va per la sua strada, studiando in prima persona il suo stesso caso, apprendendo le informazioni corrette sui testi originali di chi questa terapía ha scoperto e praticato con successo per mezzo secolo, e cioè il Dott. Bates in persona, e soltanto lui (e grazie a noi che abbiamo reso possibile la fruizione delle vere parole del suo sistema di cura anche nella lingua italiana).

Nella nostra esperienza di auto-praticanti della cura e di socii della AVP® abbiamo con certezza appreso che «i danneggiati» sono difficili da aiutare, rispetto ai non danneggiati, e sono in genere molto piú lenti nell’ ottenere risultati materiali nella loro cura.    Al contrario, chi arriva a questi argomenti da “vergine”, senza averne mai sentito parlare, e inizia con il piede giusto leggendo i libri giusti e parlandone con i termini giusti, allora fa molta meno fatica a dimostrare i fatti della «centrale fissazione» e della vista perfetta e a ripeterli e riprodurli fino a che non si raggiunge un livello di cura permanente degna di definirsi tale.    Tutto ciò è la contro-prova di quanto affermato sopra.    Se uno si è sempre rifiutato di usare gli occhiali, per esempio, e non ha dato retta a oculisti ed educatori visivi truffaldini che glieli propongono (anche in guisa di «occhiali forati») contrariamente al metodo originario del Dott. Bates che invece intenderebbero propugnare, allora è certo che se la caverà presto e bene mettendo in pratica la cura come scritto su questo sito ufficiale https://SistemaBates.it (©®).    Se uno ha per errore accettato la correzione oculare data dalle lenti e quando è entrato in contatto con il Sistema Bates® ha allo stesso modo accettato di togliersele per non rimetterle mai piú, grazie alla forza spirituale delle vere parole del Dott. Bates da noi pubblicate, avrà molta piú facilità nel perseguire la sua cura, e la riuscita sarà soltanto una mera questione di tempo e di un minimo di trattamento continuato da portare avanti ogni giorno per un po’, sotto controllo e supervisione di sé stessi e tenendo un registro dei progressi fatti settimanalmente.    Chi invece si è piegato alla lente correttiva e ha frequentato un «corso sul Metodo Bates» magari nella settimana tra Natale e Capodanno in una specie di “ritiro al buio” in un casolare sperduto insieme ad altri sprovveduti che si sono trascinati per tutto il tempo faticando a stare senza occhiali per poi rimetterseli per trovare sollievo non appena giunti al termine della tortura, e poi fuggire via dalla brutta e triste esperienza fatta, non avrà mai piú in futuro alcuna speranza di poter avere beneficio con la vera cura originale batesiana, a meno che non sia in grado di provocare nella sua testa una reazione di intelligenza talmente raffinata da riuscire a rimuovere tutto quanto sofferto e a ri-accostarsi a questi argomenti senza riattivare la delusione vissuta seguendo i falsi maestri che oggigiorno – pur troppo – abbondano in ogni campo della esperienza umana.

Sappiano «i danneggiati» che la lotta dovrà essere durissima perché la forza dell’ inconscio è sovra-umana e dovrà essere vinta soltanto superando sé stessi e i proprî limiti di persona imperfetta in un mondo imperfetto.    L’ impegno richiesto per ricordarsi continuamente di non fissare mai lo sguardo e di non cercare mai di vedere meglio sarà enorme e saranno ben pochi coloro che ci riusciranno.    Noi ci picchiamo di affermare che avere rivelato questa verità, avere provocato in tutti «i danneggiati» questa presa di coscienza, sia una condizione necessaria, sebbene non sufficiente affatto, per potere sperare in qualcosa di buono per il futuro.    Conoscere fino in fondo i danni subiti per aver creduto in una menzogna potrebbe rivelarsi fondamentale per perdonare e dimenticare e cosí conquistare la promessa di un nuovo inizio, questa volta onesto e responsabile e in grado di condurci a qualcosa di concreto e auspicabile sul piano fisico, mentale e spirituale, ovvero la guarigione completa e definitiva di ogni difetto visivo e cioè la vista perfetta secondo Bates.    È per questo motivo che abbiamo scritto questo articolo, non per condannare, ma per aiutare i malcapitati lettori danneggiati a riconoscere gli errori commessi e imparare cosí ad accettarli e a lasciarli da parte, per riuscire a spostare la nostra attenzione togliendola dal passato che ci ha danneggiato e dirigerla sul futuro di benessere che abbiamo tutto il diritto di poterci conquistare da qui all’ eternità, muovendoci sulla retta via che ognuno avrà il piacere di scoprire, con gusto, per conto suo.

[a cura di Riscí Giovanni Gatti, testo riveduto tipograficamente il 23 gennaio 2021]

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