Cinque léggi = 0.

Il mese scorso ho ricevuto per posta elettronica un invito ad assistere a una giornata gratuita sulle “Cinque Léggi Biologiche del Dott. Hamer”.  Dato che sono medico e l’argomento mi interessava, ho pensato di andare a sentire cosa dicevano.  La sala era abbastanza gremita, c’erano forse piú di cento persone, e ci credo, dato che era gratuito!  Il relatore era un signore sulla cinquantina che parlava lentamente e coadiuvato da una donna che non interveniva quasi mai.  Ho avuto súbito la netta sensazione di conoscere già il relatore ma non sapevo dire dove e quando l’avessi già visto.  Comunque, mi sono messo ad ascoltare e a un certo punto quello ha parlato del “foglietto embrionale” da cui poi derivano gli occhi e dopo un po’ ha citato il nome di Bates e di una “Associazione di Milano” che lui aveva frequentato.  A quel punto, mi si è accesa la lampadina nella testa e mi sono ricordato chi era quel tipo.  Era un “socio” della Associazione Vista Perfetta che aveva partecipato da iscritto regolare a una giornata di studio pratico qualche mese prima, dove ero presente anch’io!  Ho quindi drizzato le antenne per sentire che cosa avesse da dire a riguardo e lì mi sono cadute le braccia perché ha detto, testuali parole:

«Ho partecipato a una riunione di una associazione di Milano che fa “Metodo Bates” [sic, NdR] e io non sono d’accordo perché togliere gli occhiali è un conflitto aggiuntivo alla fregatura che uno ha già avuto dagli oculisti che gli hanno messo gli occhiali».

Avrei voluto alzarmi in piedi e dirgli:  «A brutto imbecille, ma se non eri d’accordo perché hai firmato il modulo di richiesta iscrizione in cui c’è scritto che eri d’accordo e che togliere gli occhiali era il pre-requisito per ottenere una cura secondo quello che dice Bates?».

Invece l’ho lasciato parlare, per poi rendermi conto che non soltanto non aveva capito una mazza di quello che fa la Associazione Vista Perfetta ma anche che non aveva letto nulla dei libri del Sistema Bates® Originario™, dato che quello che ha detto sugli occhi erano praticamente le vecchie teoríe degli oculisti e avrebbe fatto miglior figura a stare zitto del tutto, soprattutto se voleva parlare del Dott. Bates.  Comunque la giornata è proseguita ma il relatore non è stato in grado di portare a termine la conferenza perché non ha affrontato tutte e cinque le léggi biologiche ma si è fermato a metà della seconda, non so perché.  Alla fine, il colpo di scena decisivo:  la conferenza non era “gratuita” ma è stato chiesto un contributo “per le spese” dichiarando che loro non fanno queste riunioni “per i soldi” perché altrimenti si crea una “dinamica negativa di operatori che vanno a caccia dei clienti”, però eventuali contributi volontarii sarebbero stati bene accetti, e in piú, chiunque avesse voluto sottoporre le loro TAC del cervello per un esame secondo le léggi biologiche di Hamer fatto da loro avrebbero volentieri dedicato del tempo alla modica cifra di € 90 a immagine.  Insomma, “non vogliamo niente per la conferenza ma se ci offrite qualcosa di soldi la accettiamo e comunque per le consulenze ci dovete pagare”.  Questo modello di business è davvero ottimo dato che alla fine del pomeriggio il cestino delle offerte era pieno zeppo di bigliettoni, avranno tirato su almeno mille euro se non di piú.  Ma io avrei gradito invece meno ipocrisia e meno ignoranza e avrei pagato volentieri se la qualità della conferenza fosse stata anche minima o sufficiente.  Certo è che se il tizio ha parlato di Hamer come ha fatto di Bates, allora altro che contributi, avremmo dovuto chiedere noi un risarcimento per avere ascoltato le sue scemenze!

[Piero, MI]

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