Passata la visita per il rinnovo patente senza occhiali!

Poco fa ho sostenuto l’ esame della vista per il rinnovo della patente di guida senza occhiali.  Devo dire che ho trovato un medico molto gentile e disponibile, che non mi ha messo in difficoltà e che anzi mi ha fatto stare a mio agio sin da súbito, appena entrato nella saletta di prova.  Non ho mai avuto obbligo di guida con lenti ma cinque anni fa, al precedente rinnovo, mi era stato détto che ero a rischio perché non ci vedevo molto bene, sebbene sopra al livello minimo necessario.  In questa occasione, il dottore mi ha chiesto se portassi occhiali per lèggere ma io ho risposto di no, dicendo che ci vedo abbastanza bene sia da vicino sia da lontano, sebbene la mia vista non fosse proprio perfetta.  Allora mi ha fatto accomodare a poco piú di tre metri e ha acceso la tabellina retroilluminata facendomi lèggere le righe, per prima cosa con entrambi gli occhi.  Ho letto tutto fino alla ultima riga che mi ha indicato di lèggere.  Poi mi ha dato un cartoncino per coprire un occhio e io ho scelto di coprire prima l’ occhio debole e avvantaggiarmi di quello forte per rimanere il piú rilassato possibile.  Ho letto facilmente le lettere che mi ha indicato.  Quando invece ho dovuto provare con l’ occhio debole, che mi era stato diagnosticato alcuni mesi prima come maculopatico e glaucomatoso, ho notato sensibilmente un calo ma ho potuto comunque lèggere fino ai cinque decimi.  Di conseguenza, il medico mi ha rassicurato, dicendomi che sono ampiamente entro i limiti e anzi complimentandosi con me per il fatto che posso lèggere senza occhiali anche se sono un ultrasessantenne.

Ci tenevo moltissimo a superare questo esame senza occhiali e anzi devo dire che mi sono iscritto alla AVP® proprio per ottenere questo risultato!  Ho passato gli ultimi tre mesi a esercitarmi quotidianamente anche partecipando regolarmente alle telepratiche, cambiando varii metodi fra cui la rimirazione del sole diretto, oppure di una vecchia lampadina a filamento incandescente quando il sole non c’era, sempre alternando con il palmeggiamento e lo sfarfallamento e, per acquisire dimestichezza per la prova, leggendo la tabella di controllo di Snellen fornitami dalla Associazione Vista Perfetta® mattina e sera.

I miei progressi sono stati costanti, sebbene tra alti e bassi.  Quando ho raggiunto gli otto decimi con l’ occhio malato, che vedeva a malapena un decimo quando ho iniziato la pratica AVP®, ho fatto un salto cosí sulla sedia per la contentezza.  Ho poi subíto una ricaduta quando il mio caro cagnolino, che viveva con me da ben 18 anni, ha abbandonato la sua cuccia per andarsene via, a morire nel bosco che sta poco distante da casa mia.  Questo mi ha messo molta tristezza ma credo che sia stato, in fondo, giusto e naturale per il mio vecchio amico a quattro zampe.  Meglio finire la propria vita lasciandosi andare fra i rami di un cespuglio boschivo ben scelto che magari essere costretti a farlo sul tavolo del veterinario con una puntura…

Comunque, partecipando alle telepratiche e parlando con gli altri socii AVP®, ho superato abbastanza facilmente questo sforzo mentale aggiuntivo e dopo qualche giorno la mia vista ha ripreso a migliorare costantemente, per mia grande felicità.

Continuo con la pratica perché non sono ancóra guarito del tutto e devo migliorare ancóra perché voglio scongiurare definitivamente il rischio organico che l’ oculista mi aveva paventato a suo tempo e che non voglio minimamente curare con farmaci o operazioni o occhiali di nessun tipo.

[un socio AVP® dalla provincia di Padova]

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