Come faccio a lèggere i libri del Dott. Bates senza occhiali se non vedo da vicino?

In moltissimi casi questo è possibile a patto che si usi una buona illuminazione e la distanza giusta dal carattere normale di stampa.  Il trucco è quello di fare frequenti pause, sbattendo spesso le pàlpebre e riposando gli occhi per tutto il tempo.  È impossibile lèggere al buio o se la luce che batte sul foglio è appena inferiore alla miglior luce possibile, che di solito consiste nel pieno sole diretto.  Se questa luce è abbagliante, occorre lèggere tenendo un occhio coperto, alternando.

In tempi moderni, vista la difficoltà che si incontra in alcuni casi all’ inizio dell’ auto-trattamento a stare senza occhiali per svolgere mansioni anche semplici, si sono diffusi sul mercato i dispositivi a foro stenopeico (vedi il sito SenzaLenti.it) che consentono, senza aggravare il difetto (come invece fanno le lenti correttive), una immediata migliore percezione visiva, specialmente per certe mansioni particolarmente faticose per l’ occhio difettoso come il lavoro allo schermo del calcolatore o il guardare alla televisione.

È assolutamente essenziale ricordare che questi dispositivi non erano usati da Bates, e quindi il “purista” non li considera proprio.  Il Dott. Bates conosceva il foro stenopeico ma lo considerava di impiccio perché pur «migliorando» la visione difettosa, esso invece «peggiorava» la vista buona, e quindi non è compatibile con la «vista perfetta» batesiana.  Ciò non ostante, è sempre meglio usare gli occhiali a foro stenopeico per cominciare a disabituarsi alle lenti correttive, rispetto a usare queste ultime, in particolare durante la lettura del libro «VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI»!  Non si creda, però, che questi dispositivi alternativi siano curativi di per sé.

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