Caro Giovanni

Caro Giovanni, ho ricevuto oggi IL FALCO numero sette, e quindi ho sentito la necessità di telefonarti per dirti che anche se non ci siamo più sentiti da alcuni mesi, non sono morto! Volevo dirti che i miei due bambini (di 11 e 5 anni) continuano ad esercitarsi sotto la mia supervisione, e se mi confermi che a tre metri la riga che comincia con 2 della tabella con la C da usare a tre metri indica i dieci decimi, allora sono proprio soddisfatto perché la vedono bene anche in luce bassa. Oramai sono passati 15 mesi da quando al più grande era stata diagnosticata una prima miopia, dato che leggeva solo sette decimi dall’oculista, che sosteneva che tre mesi dopo avrebbe dovuto mettere gli occhiali. Al controllo successivo, si è dovuto arrendere di fronte all’evidenza che mio figlio leggeva tutte le lettere dei nove decimi con ciascun occhio, e perciò non ha insistito per gli occhiali. La piccolina invece fa più fatica perché è più svogliata, ma ho fiducia che anche per lei, che ha una lieve ipermetropia, arriverà il momento in cui si metterà al lavoro “sul serio” per guarire del tutto. Ti auguro buone vacanze natalizie, in attesa di vederti per parlare un po’ anche del mio auto-trattamento, e per prendere il libro di MacCracken.

Massimo D. (Mi)

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