«Sfòrzati di mettere a fuoco!!!»

So che non è molto significativo ma io sono contentissima lo stesso e voglio condividere questa mia gioia.

L’anno scorso mi sono iscritta alla AVP per aiutare mia figlia che a dieci anni aveva già 4,5 diottríe di miopía con occhiali correttivi che le deturpavano il viso e la impedivano nei giochi e nella vita in generale.   Dopo aver tolto gli occhiali da circa un mese abbiamo fatto una visita di controllo ma non abbiamo riscontrato nessun miglioramento (c’era da aspettarselo, comunque…).

Abbiamo partecipato a diverse “mezze giornate” di studio con la Associazione Vista Perfetta® di Milano e oggi siamo andati per fare una nuova visita di controllo dopo sei mesi di auto-trattamento, scegliendo un oculista a caso nella mia città.   L’atmosfera di sforzo ci ha molto danneggiato e io stessa volevo andarmene dopo cinque minuti dall’ inizio della visita perché il medico continuava a insistere con mia figlia con frasi del tipo:   «Sfòrzati di mettere a fuoco! Concèntrati! Tanto è tutto inutile quell’ occhio lì non potrà mai vederci normalmente nemmeno con gli occhiali…».   Inutile dire l’effetto negativo sulla vista di mia figlia…   Ma ciò non ostante, alla fine la “prescrizione” che mi è stata rilasciata è di sole 3 diottríe!!!   Abbiamo quindi già ricuperato un terzo del difetto in soli sei mesi!   E quello che è bellissimo è che NON È PEGGIORATA e la minaccia della “miopía progressiva” è stata debellata!!!

So benissimo, dopo aver parlato con gli altri socii della AVP, che questo è soltanto l’inizio e la cura deve diventare da oggi in poi sempre piú dedicata ed efficace.   Io però che ho una mente “scientifica” avevo bisogno di conferme del miglioramento della vista di mia figlia anche da parte di un osservatore terzo che non ci conosceva e non sapeva nulla di noi e potesse aver fatto un esame privo di pregiudizî.

Che tristezza però dover ascoltare i commenti dell’ oculista.   È davvero desolante e deludente sapere che quello che dicono è completamente sbagliato e anti-scientifico.   Per questo rimango un po’ amareggiata…

[Maria G.]

Condividi: