Pilota di linea e presbiopía incipiente

Alcuni mesi fa una mia amica psico-terapeuta, vedendo che strizzavo un po’ gli occhi per lèggere da vicino (ho 45 anni), mi consigliò di navigare su questo sito https://SistemaBates.it (©®) e acquistare il libro base del Dott. Bates nella sua versione integrale “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI” per capire come fare la pratica giusta per risolvere il mio problema.    Era infatti accaduto che avevo iniziato un corso di aggiornamento per salire di grado nella mia carriera professionale (sono pilota di linea aerea commerciale) ed ero stato costretto a studiare parecchio materiale su supporto digitale (“iPad”); avevo notato che questo mi stancava parecchio e i miei occhi avevano iniziato a tentennare sia da vicino sia da lontano.    Dato che davanti a me vedevo avvicinarsi lo spettro degli occhiali, una vera vergogna per un pilota!, ero sinceramente preoccupato, anche perché ero solamente all’ inizio del percorso di adeguamento tecnico e avrei dovuto studiare moltissimo nei mesi successivi.    Siccome questa mia amica aveva sempre dato prova di capacità e serietà, sebbene mi parlasse ogni tanto anche di cose un po’ strane come quelle sul Dott. Hamer e le sue famose “cinque léggi biologiche”, mi fidai di lei e ordinai il pacchetto scontato sul sito https://SistemaBates.it (©®) comprendente anche le Tabelle di Controllo di Snellen.    Iniziai perciò la lettura del volume, che ricevetti pochi giorni dopo, e scopríi che seguendo il filo del ragionamento dell’ Autore non era difficile mettere in pratica un minimo di istruzioni per sentire immediatamente gli occhi piú freschi e liberi.

Alcune settimane dopo però mi accorsi che le ore passate sull’ iPad erano davvero stancanti e i miei occhi accumulavano una stanchezza sempre maggiore.    Telefonai quindi al numero che era stampato sul volume e parlai con il Presidente della AVP, il quale volle sapere esattamente che cosa stessi facendo durante il giorno per avere questi fastidî.    Quando gli dissi che per diverse ore avevo gli occhi sullo schermo digitale, lui mi avvisò che era una cosa molto dannosa a meno che uno non usasse degli accorgimenti particolari, che però erano già scritti nel testo, io li dovevo soltanto mettere in pratica.    Mi disse inoltre che avrei dovuto approfittare il piú possibile della luce solare per controbilanciare le radiazioni dannose dell’ apparecchio elettronico sul quale studiavo e sarebbe stato meglio se avessi potuto stampare i testi su carta e studiare lì sopra alla luce.    Rimanemmo d’ accordo di risentirci qualche giorno dopo e in effetti circa una settimana piú avanti lo richiamai per ringraziarlo perché quello che mi aveva détto si era dimostrato vero:    facendo attenzione a non sforzare e prendendomi delle pause numerose, e poi abbinando la pratica con la Tabella di Controllo da lontano (sulla quale facilmente arrivavo e arrivo a lèggere 20/10) devo dire che lo studio non era cosí dannoso e potevo sempre intervenire per rimediare qualora sentissi un fastidio come bruciori, secchezza oculare, tensione, o “astenopía”.

Ringrazio sentitamente per l’ aiuto e conto di farmi vivo una volta ottenuto il salto di carriera al termine del corso e contraccambiare lasciando una donazione per la Associazione che sia di aiuto a chi magari è meno fortunato di me e dovrà lottare un po’ di piú per risolvere il suo problema visivo.

[Niccodemo, Roma]

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