Meglio tardi che mai: dopo cent’anni, gli scienziati scoprono che William H. Bates aveva ragione

di NOTIZIA ANSA

Su segnalazione di una nostra fedele lettrice, riportiamo un breve lancio di agenzia che illustra come le verità scoperte da Bates oltre cento anni fa siano vere e proprie verità, che non si potranno tenere nascoste a lungo.

(ANSA) — SYDNEY, 8 GEN — La diffusione pandemica di miopia fra i bambini in zone urbane attorno al mondo può essere evitata, se i piccoli trascorrono almeno due o tre ore al giorno all’aria aperta.  Uno studio del Vision Centre dell’università nazionale australiana in Canberra, presenta “prove convincenti’’ che l’esposizione alla luce del giorno può prevenire la miopia permanente e lesioni oculari, che ora affliggono fino all’80-90% dei bambini in città del sudest asiatico come Singapore e Hong Kong.  La ricerca demolisce la credenza da tempo prevalente, secondo cui la cortezza di vista sia dovuta principalmente alla lettura e all’uso eccessivo di TV e computer da parte dei giovanissimi, o sia legata a fattori genetici.  In realtà, a favorire gli occhi dei bambini che passano più ore all’aperto è la luce del sole.  Lo studio, commissionato dal Governo australiano nel quadro di una campagna di salute pubblica, ha comparato la vista e le abitudini di bambini australiani di 6 e 7 anni con quelle dei loro coetanei a Singapore.  Il 30% di questi ultimi sono risultati miopi, dieci volte più degli australiani.  L’ipotesi degli studiosi è che la luce naturale, centinaia di volte più luminosa di quella al coperto, fa scattare il rilascio di dopamina, che impedisce la crescita disordinata del bulbo oculare, con il risultato che tre ore al giorno di luce naturale dimezzano il rischio di contrarre vista corta.

8 gennaio 2009

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