La Luce, questa sconosciuta

Ora che ci apprestiamo a vivere, come ogni anno, le due settimane piú luminose della stagione a cavallo tra primavera ed estate, desideriamo raccomandare a tutti i lettori di codesta rubrica di approfittare al massimo della quantità di luce che ci investe oggi per aumentare la comprensione del “trattamento con il sole e con la luce” scoperto dal Dott. Bates e da noi ripubblicato e praticato per primi al mondo dopo cosí tanto tempo di soppressione e ostracismo inspiegabili.

In sostanza si tratta di togliersi dalla testa ogni idea di dannosità e pericolosità della luce del cielo e del sole per la salute degli occhi e del corpo in generale.   Per fare ciò, occorre riflettere su varii aspetti che solamente in apparenza appaiono banali ma che in realtà rimangono assai sottovalutati nella mente della persona media:

Sette punti su cui riflettere

  1. Non può esistere vita sulla Terra senza la luce del sole.
  2. Non è possibile che l’umanità si sia sviluppata e sia evoluta fino ai nostri giorni con tutta questa generalizzata paura della luce solare; tale paura deve essere il sottoprodotto di una degenerazione che è avvenuta solamente in tempi recenti.
  3. Non può essere una soluzione valida quella prospettata da varie autorità, le quali preconizzano una “totale protezione” dalla radiazione solare, da attuarsi per mezzo di creme per la pelle e occhiali neri per gli occhi (financo per i bambini dell’asilo!!!).   Usando tali strumenti si aggrava il problema, ci si inquina ulteriormente con prodotti spesso di dubbia salubrità e si diventa sempre piú sensibili e suscettibili alla luce stessa.
  4. Non tutti soffrono allo stesso modo il fastidio della luce:   ciò significa che essa non è di per sé dannosa (altrimenti danneggerebbe tutti ugualmente, cosí come un masso di dieci tonnellate che ci cadesse sulla testa ci ridurrebbe tutti nella stessa identica poltiglia umana chiunque ne fosse vittima).
  5. Non è quindi il sole in quanto tale a causarci sintomi dei piú diversi quando ci si espone a esso, sia sulla pelle sia sugli occhi; al contrario, esso indica molto semplicemente uno stato di intossicazione del corpo e della mente che sarebbe bene prendere presto in cura e risolvere radicalmente, in ordine a impedire che si ripresenti ancóra.
  6. Non è mai intelligente aspettare l’ultimo momento per esporsi al sole e ricavarne dei guasti; bisognerebbe allenarsi prima, in modo preventivo, sin dalla stagione invernale, usando adeguati strumenti (luci elettriche forti, lampade termiche a raggi infrarossi, frequenti passeggiate all’aperto quando possibile) per arrivare preparàti alle giornate piú lunghe e potersi cosí godere il massimo della luminosità senza subire alcun tipo di danno.
  7. Non è mai troppo tardi per iniziare a guarire il problema, dato che anche nelle giornate piú lunghe e dalla luminosità piú intensa è possibile impiegare un approccio graduale e sfruttare al meglio la radiazione solare senza correre rischi ma notando presto e bene i maggiori beneficî possibili.

Chi scrive è reduce da una fantastica e divertentissima occasione di pratica de “La Cura della Vista mediante Trattamento Senza Occhiali” svoltasi presso una struttura alberghiera di Cattolica (RN) in fronte mare, durata quattro pieni giorni tutti baciati dal sole dal mattino alla sera, e condivisa da circa trenta socii della Associazione Vista Perfetta®, i quali tutti hanno potuto trarre grande giovamento da quanto fatto all’aria aperta davanti alle tabelle di controllo di Snellen e con altri metodi.

A differenza della precedente esperienza svoltasi a Senigallia (AN) nel 2014, dove eravamo stati prevalentemente in spiaggia, nel caso testé trascorso abbiamo potuto usufruire di un giardino con piante e abbiamo quindi potuto modulare l’esposizione alla luce in modo piú vario, godendo del riflesso mitigante del verde dell’erba che ha apportato una componente di rilassamento assai utile e produttiva.   Alcuni dei partecipanti hanno utilizzato diversi strumenti per evitare un eccessivo sovraccarico luminoso, quali cappelli a tesa larga, occhiali bucati “SenzaLenti”, olio da abbronzatura a formulazione naturale, esposizione mitigata da maglietta o camiciola, eccetera.   L’aiuto piú importante, però, per quanto riguarda in particolare gli occhi, è stato fornito dalla Lente Solare del Dott. Bates, che tutti i partecipanti avevano già acquistato su questo sito, e che ha tolto di mezzo ogni paura e procurato notevoli gradi di rilassamento a tutti coloro che la hanno utilizzata.

Facendo in questo modo, i sintomi di disintossicazione che spesso compaiono durante tale trattamento sono stati lievi e hanno comunque portato grandi beneficî sul piano auto-terapeutico, sia per quanto riguarda il miglioramento della vista davanti alla tabella, sia per quanto riguarda in particolare il fastidio della luce solare stessa.

In un caso di altissima miopía (20 diottríe) combinata con ambliopía e strabismo, la persona interessata ha dimostrato in meno di quarantott’ore di essere in grado di camminare liberamente in giro senza bisogno di aiuti, e i due occhi erano tornati pressoché normali nella parvenza, quasi perfettamente diritti entrambi, non ostante le sciagurate diagnosi mediche subite che ne avevano pronosticato la cecità di lì a poco tempo.   Un corollario a questo importante progresso conquistato dal socio AVP di cui parliamo è stato l’incredibile quantitativo di muco scaricato dal naso durante i due giorni passati all’aperto, una chiara indicazione della bontà del trattamento auto-amministrato, dato che è stato accompagnato da netti miglioramenti sia nella visione sia nella mobilità oculare, fino a poco prima compromessa dall’uso di tanto forti quanto inutili occhiali correttivi pesantissimi.

Lo scaricamento del muco accumulato in eccesso nell’organismo e represso dalla cattiva alimentazione e dalla concentrazione mentale a cui ci sottoponiamo inconsapevolmente nello stile di vita balordo e moderno che abbiamo, ha “colpito” anche altre persone del gruppo, con sintomi febbrili addirittura (38°C), in un caso, debellati per mezzo di rimedî naturali quali l’Argento colloidale ionico e i clisteri di caffè.   Il consiglio che ci diamo in questi casi è quello di adottare una dieta “povera di muco” (cioè senza cereali e derivati) o associare all’esposizione solare un digiuno di un giorno a centrifugati di frutta e verdura, se necessario, qualora ci fosse costipazione e altri sintomi similari.

Un rigoglioso giardino a pochi metri dal mare ci ha consentito di apprezzare appieno la luce solare sulle Tabelle di Controllo e ha permesso ai socii AVP presenti di fare pratica nel modo migliore ottenendo eccezionali risultati.

Un vantaggio dell’uso intensivo della luce solare all’aria aperta nel trattamento della vista difettosa secondo i metodi originarî del Dott. Bates è che di conseguenza si vede molto meglio anche al buio!   Ciò parrebbe contro-intuitivo al lettore poco avvezzo a questi argomenti, ma sta di fatto che chiunque abbia potuto passare una o piú giornate di fila all’aperto davanti alle tabelle di controllo di Snellen alternando la verifica della visione ai piú diversi metodi di riposo quali palmeggiamento, sfarfallamento, dondolamento, ha anche successivamente notato che in controluce o in penombra la sua visione è molto migliore, riuscendo a cogliere spontaneamente dettagli che prima erano non soltanto sfocati ma anche buii perché avvolti dalle tenebre.

Per tutto ciò detto, raccomandiamo ai Lettori di documentarsi al piú presto sulle pubblicazioni originarie batesiane da noi prodotte per poi passare alla pratica diretta con la luce del sole, iniziando prima con molta discrezione e con le adeguate “protezioni” e poi continuando senza indugio, riscontrando i beneficî, fino ad arrivare a padroneggiare pienamente la forza luminosa della nostra stella madre da cui tutto dipende.   Il tempo che abbiamo a disposizione per fare ciò non è molto e quindi bisogna mettersi all’opera al piú presto.   Una volta passato il picco del solstizio estivo, già dopo i primi giorni di luglio, le giornate saranno meno lunghe e la forza solare sensibilmente minore e noi avremo ancóra una volta perso un’occasione per staccarci dal livello miserabile di oscurità interiore in cui viviamo abitualmente e raggiungere uno stato di libertà che soltanto chi è veramente saggio riconosce di doversi meritare.

Rishi Giovanni Gatti

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