Diplopía e sclerosi multipla

Buongiorno, ho da poco terminato il libro “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI” e ora intendo iniziare a esercitarmi per migliorare la mia situazione.  Non uso più occhiali da quando ho iniziato la lettura del libro (alcuni mesi).  Ho iniziato il palmeggiamento e ho una domanda in merito:  quando chiudo gli occhi, vedo il nero, ma non totale, cioè ci sono dei “filamenti” di luce. allora cerco il “nero assoluto”, ma proprio non so come fare.  Avreste dei suggerimenti?

Inoltre, riporto una testimonianza di un fatto successo a me alcuni anni fa e che solo ora trova spiegazione.  Sono affetto da sclerosi multipla (SM) e circa dieci anni fa ebbi un attacco che produsse una placca nel nervo ottico dell’ occhio sinistro.  Ho avuto problemi di diplopía (finché la placca non si è “spenta”).  Una sera, ero a cena con mia moglie in un ristorante:  serata bella tranquilla, vino rosso, cibo eccellente.  Insomma, serata rilassante.  A circa metà cena, mi sono accorto di non avere più la diplopía.  Ho fatto numerosi “test” (chiudendo un occhio, aprendoli entrambi, insomma tutto quello che provavo solitamente, per verificare lo stato della vista).  E la vista era “perfetta”, per quello che era la mia vista, intendo dire.  Ma la diplopía era scomparsa, per tutta quella sera, per poi ricominciare il giorno dopo.  Per molto tempo, ho pensato a qualche effetto di qualche sostanza contenuta nel vino rosso…  Ora, dopo avere letto il libro originale del Dott. Bates, riconduco la cosa a uno stato di estremo rilassamento.  Non so cosa sia veramente successo, ma sono fortemente sicuro di quello che ho potuto vedere io.  Il problema della diplopía era scomparso.  Vi riporto l’esempio solo per conoscenza.

Saluti, R. P.


[NOTA:  La risposta alla domanda sul palmeggiamento viene data dal Dott. Bates in persona all’interno del relativo capitolo nel libro originale “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI” al quale rimandiamo.  Spesse volte è necessario rileggere molte parti del testo per trovare la soluzione a quei dubbi inevitabili che sono dovuti allo stato di malattia indicato dalla vista imperfetta stessa e alla conseguente indebolita forza di comprensione mentale dovuta piú che altro agli occhiali correttivi e simili strumenti indossati].

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