Al centro della testa

Venerdí scorso sono tornato dalle vacanze e prima di partire per il viaggio di ritorno, ho fatto mezz’ ora di dondolío lungo nel boschetto della casa che ci ospitava, posta sui Monti Aurunci.   Durante il viaggio di ritorno, visto che non guidavo io, mi sono dedicato a lampeggiare per quasi tutto il tempo le righe tratteggiate della corsia di sorpasso dell’ autostrada, cercando di memorizzare il piú a lungo possibile le strisce di colore bianco a occhi chiusi, anche in galleria.

Piú passava il tempo, piú cercavo di prendere meglio la mira sugli angoli delle linee, e memorizzarli, per migliorare il trattamento.

Alla fine del viaggio avevo gli occhi molto rilassati e lubrificati, e una sensazione di pienezza talmente forte che quasi non riuscivo piú a continuare con questo metodo specifico.

Détto ciò, mi collego a quanto scritto sul sito https://SistemaBates.it (©®) al riguardo degli esercizî di “memoria” e “immaginazione” i quali andrebbero ripresi con puntualità ai prossimi appuntamenti della Associazione Vista Perfetta®, anche se sembrano un po’ tediosi.

Per quanto riguarda invece il mio strabismo alternato, non ho notato risultati apprezzabili in merito al viaggio di ritorno ma la vacanza nel suo complesso mi ha giovato parecchio in quanto ho notato che comunque c’è stato un leggero miglioramento, gli occhi sono sempre piú diritti per piú tempo.

Approfitto per testimoniare che da un po’ di giorni, sul lavoro, approfittando del calo di agosto, e finché sono in motocicletta, pratico la memoria del punto nero (ce ne è sempre qualcuno sulle scritte che trovo in giro), portandolo dentro il centro della testa, e la cosa sembra funzionare perché sento poi gli occhi piú fluidi e rilassati, e poi lo pratico anche a casa con profitto.

[Stefano, socio storico AVP]

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